Questo articolo è tratto da “Repubblica” del 3 aprile 2021
Le sostanze chimiche, presenti nelle plastiche, stanno provocando il declino della fertilita’ e anomalie nei feti. Negli animali accade già da tempo, ora sta colpendo anche la specie umana.
Con i dati alla mano della epidemiologa statunitense Shanna H. Swan autrice di uno studio dove si rivela come il numero di spermatozoi dell’uomo occidentale medio, tra il 1973 e il 2011, fosse crollato del 59%.
Sotto accusa sono soprattutto gli ftalati, il bisfenolo utilizzati utilizzati per la lavorazione della plastica. Questi possono interferire o imitare gli ormoni sessuali del corpo ingannando il corpo facendogli credere di non avere più bisogno di produrre quegli ormoni in modo naturale. Inoltre sono rischiosi per la fertilita’ delle donne. Non solo il numero degli spermatozoi è diminuito, i neonati stanno sviluppando sempre più anomalie genitali e nelle donne si registrano una maggiore incidenza di aborti spontanei. Secondo la Swan, CI POTRANNO ESSERE RIPERCUSSIONI SUL FUTURO DEMOGRAFICO DEL PIANETA e la maggior parte delle coppie dovrà ricorrere alla gravidanza assistita per riuscire ad avere figli.
Anche in italia sono stati fatti Studi dall’università di andrologia che conferma una riduzione degli spermatozoi del 30% rispetto a 25 anni fa. Purtroppo fino ad ora si è fatto poco o nulla per bandire gli interferenti endocrini nonostante sia dimostrato che i costi sanitari annuali a loro legati ammontano a 163 miliardi di euro.